venerdì 25 marzo 2011

Dieta a zona? mah...

Ma che fine ha fatto la dieta a Zona di cui si parlava tanto qualche anno fa? Sembra che abbia perso di interesse verso il grande pubblico ed in particolare per il popolo del fitness. Faccio una piccola paronamica sui principi di questa dieta che nelle premesse sembrava eccezionale e la soluzione di tutti i mali dell'umanità, ma all'atto pratico si rivelava un vero grattacapo!
La dieta a Zona prende in considerazione la stimolazione della produzione degli eicosanoidi "buoni" rispetto a quelli "cattivi". I primi avrebbero funzioni di regolazione del metabolismo e protezione dalle malattie, andando a limitare la produzione di insulina (ormone che regola gli zuccheri nel sangue e causa principale di ingrassamento) e stimolando i processi di lipolisi. Fantastico, direte voi. Il problema è il sistema ideato per fare ciò: impostare una dieta in cui il rapporto tra carboidrati, proteine e grassi deve essere di 40-30-30. AD OGNI PASTO! Cio significa che ogni volta che ingerite qualcosa si deve calcolare esattamente queste percentuali in cio che state mangiando per mantenervi "in Zona" evitando gli alimenti considerati nocivi (grassi saturi, carne rossa, olii idrogenati,zucchero, cereali, frutta secca, ecc). Senza considerare il fatto che comunque gli alimenti possono avere diverse percentuali di macronutrienti a seconda di cottura, maturazione e tanto altro. Altro da tenere in considerazione è il totale energetico: secondo la dieta a Zona il fabbisogno proteico deve essere di 1g  per kg di massa magra per soggetti sedentari fino a 2g per soggetti attivi. facendo i calcoli su soggetti medi si hanno programmi dietetici "a Zona" di 1200-1500 kcal al massimo! il che è improponibile soprattutto a lungo termine.
a meno che non siate disposti a girare con in tasca calcolatrice e tabella nutrizionale di tutti gli alimenti!!! fortunatamente abbiamo altre strategie dietetiche per dimagrire e mantenerci in forma...
Alla prossima!

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